Perché l’olfatto è così rilevante?
L’olfatto è un senso basato sulla chimica, che ha
prevalentemente lo scopo di individuare quegli agenti che provocano il rilascio
di un dato odore nell’ambiente circostante. Questo in natura ha un’importanza
chiave per la sopravvivenza di un animale, consentendogli di evitare o reagire
prontamente a pericoli quali la presenza di un predatore o una sostanza nociva,
oppure di capire se un cibo è ancora commestibile. La gradevolezza di un odore
è intimamente legata a questo processo di individuazione primordiale (anche se nell’uomo
influenze socio/culturali possono arrivare a modificarne la scala). Per questo
che l’olfatto in molti animali è uno dei sensi più efficaci e, sebbene il
nostro olfatto sia molto meno precettivo di quello animale, è così anche
nell’uomo.
Come viene elaborato un odore percepito?
Sorvolando sul processo fisico/metabolico che consente di
percepire un dato odore, svolto dai neurotrasmettitori specializzati
dell’epitelio olfattivo nasale, le informazioni così raccolte vengono inviate
al rinencefalo, che comprende il bulbo olfattivo, il tratto olfattivo,
il nucleo olfattivo anteriore, parti dell’amigdala e altre strutture cerebrali coinvolte
nell’elaborazione degli odori percepiti. Al termine del loro viaggio attraverso
il rinencefalo le informazioni olfattive debitamente rielaborate raggiungono
quelle aree del cervello deputate ai ricordi degli odori, ossia la memoria
olfattiva, che ci permette di associare gli odori percepiti a qualcosa di
sperimentato. Questa associazione è ciò che genera la sensazione che ci
trasmette un aroma, ossia l’interpretazione che ne dà il nostro cervello. Nel
caso si tratti di un odore già sperimentato questa sensazione, oltre a farcelo
sentire più o meno gradevole a seconda di vari fattori, accenderà anche il
ricordo di cosa in passato lo ha prodotto. Visto che le aree del cervello
deputate agli odori fanno parte del cervello primordiale (gran parte delle
strutture del rinencefalo sono infatti condivise con il sistema limbico), il piano
emotivo riveste una certa rilevanza, in particolare nell’amigdala in
questo processo. Le emozioni suscitate da un odore, infatti, oltre ad agevolare
una più rapida reazione ne favoriscono il consolidamento.
In conclusione
È dunque per queste ragioni che, anche se il naso possiede
memoria, nel nostro cervello esiste un intero complesso di strutture deputate a
identificare, registrare e risvegliare ricordi in base agli odori
percepiti grazie a una vera e propria memoria olfattiva.
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