L’innovazione tessile gioca, ormai da qualche anno, un ruolo decisivo nel rendere più sostenibile il mondo della moda. Negli ultimi anni, infatti, la ricerca ha portato all’ideazione di nuovi tessuti, più ecologici e performanti, oltre che alla ridefinizione di quei processi e certificazioni sul modus operandi per ridurre i consumi.
È questo un tema che, come uno tsunami, si è poi propagato anche all’interno del mondo accademico e universitario oltre che all’interno di convegni, come il TED, fornendo un apporto non solo alla circolazione delle idee ma anche allo sviluppo sostenibile del settore tessile.
Quali sono i tessuti ecosostenibili?
Tra i tessuti che principalmente hanno registrato un’evoluzione in termini di sostenibilità ci sono sicuramente il lino, il cotone, la seta e la lana, tutte fibre di origine naturale che hanno registrato un’evoluzione non solo in termini di fibra, ma anche per quanto concerne il loro modo di venire trattati, tessuti e valorizzati.
Il cotone biologico
Il cotone è spesso definito come il “tessuto della nostra vita” e sicuramente c’è più di una ragione che avvalla questa affermazione. Veniamo a contatto con questa fibra praticamente ogni giorno: i vestiti che indossiamo, le lenzuola tra le quali dormiamo sono solo due degli esempi più semplici. Dal lavoro all’attività sportiva il cotone è sempre presente all’appello. La fibra, proprio per questa sua versatilità, si presta a essere trasformata in diversi tipi di tessuto come velluto, chambray, pizzi, canvas, jersey e molti altri ancora.
Il cotone biologico viene coltivato con metodi che presentano un ridotto impatto ambientale, evitando l’uso di pesticidi e sostanze chimiche sostituite da fertilizzanti organici e dal principio di rotazione delle colture. Sulla scia di questi nuovi procedimenti agricoli, sono nate nel mondo istituzioni e organizzazioni che seguono la coltura e la cura del cotone emettendo certificazioni che stabiliscono il corretto uso di metodi sostenibili.
Il lino biologico
Il lino è una fibra naturale estratta dall’omonima pianta e, ad oggi, detiene il primato di essere considerato il tessuto più ecologico nel mondo della moda. Questa incoronazione deriva dal fatto che la coltura del lino non necessita di un grande quantitativo idrico né di un massiccio uso di fertilizzanti.
Più stretch e resistente rispetto al cotone, il lino è un tessuto estremamente fresco diventando, lavaggio dopo lavaggio, più morbido e pregiato. Per questo motivo è il tessuto per eccellenza più ricercato, nella stagione estiva, per la confezione di un impeccabile abito maschile.
La seta organica
Così come il lino è l’ideale durante la stagione calda, sempre per l’estate uno tra i tessuti più ricercati per l’eccezionale ricchezza è la seta. La seta organica, è un tessuto in grado di ridurre l’impatto dell’intero ciclo produttivo, garantendo sempre un prodotto di pregio. Tra tutte le sue caratteristiche positive occorre sottolineare la lucentezza che risulta essere maggiore tanto è più pulita la superficie del filato e quanto più rotonda la sua sezione.
La lana biologica
La lana è una fibra naturale di origine animale, sfruttata da tempi immemori come prezioso materiale tessile. Questo tessuto ecologico presenta un alto coefficiente termico, grazie alla sua capacità di intrappolare l’aria, dimostrando la propria capacità di adattarsi alla temperatura ambientale in cui si trova per cui può essere usata sia in estate, perché impedisce al calore esterno di venire a contatto con il corpo, sia in inverno perché al contrario impedisce al calore del corpo di disperdersi nell’ambiente.
Per informazioni più dettagliate, si rimanda all’articolo di approfondimento sui tessuti ecologici di Carnet, fonte autorevole in campo di tessuti.
This was such an informative read! Thank you so much!
ReplyDeletethe creation of beauty is art.