Una domanda che sicuramente vi sarete posti spesso: conviene acquistare o affittare casa?
In maniera molto intuitiva siamo portati a pensare che l'affitto siano soldi buttati che potremmo invece utilizzare per un mutuo e per diventare proprietari di un immobile che un giorno potrebbe anche essere rivenduto.
D'altro canto c'è chi pensa che vivere in affitto consenta una flessibilità maggiore, il non doversi legare troppo alla città in cui si vive in quel determinato momento e anche un minore rischio di fronte ad esempio a danni imprevisti che quando si è proprietari possono portare a grosse spese.
Un recente articolo di La Repubblica ha addirittura definito la scelta come equivalente se rapportata al "peso" finanziario dell'operazione sul proprio stipendio. Secondo i dati presentati , il cosiddetto "tasso di sforzo" per acquistare casa è del 25,1% e si equivale appunto a quello per affittare un appartamento simile. In altri termini, in Italia, un quarto delle proprie entrate devono esser destinate a pagare un mutuo (ipotesi su abitazione di 90 metri, finanziamento all'80% del costo e tassi al 2%) o un affitto.
Ma allora come scegliere se conviene comprare casa o vivere in affitto?
Non essendo possibile dare una risposta a priori si devono prima di tutto andare a considerare i numeri.
A questo scopo, può darci un grosso aiuto lo strumento gratuito Rent or Buy Calculator che troviamo disponibile sul sito mortgagecalculators.info.
Lo strumento base ci consente di calcolare quale tipologia di casa possiamo permetterci di acquistare andando a pagare una rata di mutuo mensile equivalente al nostro attuale affitto.
Lo strumento avanzato ha invece molte più funzioni e oltre a paragonare i pagamenti mensili del mutuo ai pagamenti mensili dell'affitto, ci consente di acquisire una visione più ampia andando ad analizzare anche
l'impatto a lungo termine dell'inflazione, della rivalutazione immobiliare, delle tasse di proprietà e dei costi delle transazioni immobiliari per poi determinare quale opzione si adatta meglio alle nostre esigenze.
Altro elemento importante da considerare sono i benefici fiscali legati all'acquisto di una casa.
In Italia la cosiddetta "agevolazione per l’acquisto della “prima casa” consente di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto di un’abitazione ( qualora destinata ad abitazione principale, in cui il contribuente o i suoi famigliari dimorano abitualmente).
Ancora, è possibile detrarre fiscalmente ai fini Irpef (nella misura del 19%) i compensi corrisposti agli intermediari immobiliari per l'acquisto di tale immobile e ancora non sono dovute IMU e TASI.
Chi acquista la sua prima casa ricorrendo a un mutuo, usufruisce anche delle detrazioni sugli interessi passivi e sugli oneri accessori con uno sconto fiscale del 19% da calcolare su un importo massimo di 4.000 euro.
Anche in questo caso può essere utile ricorrere a strumenti online come il Tax Savings Calculator, che appunto consente di determinare le potenziali detrazioni fiscali ma che comunque va usato solo ed esclusivamente scopo informativo perché le politiche fiscali sono in continuo cambiamento.
Dunque, fatevi i vostri calcoli e contattate poi il vostro consulente finanziario prima di prendere qualsiasi decisione importante!
La terza tipologia di valutazione da fare è infine personale.
In altri termini dobbiamo andare a porci domande come:
- Cosa pensi di fare da qui a 30 anni?
- Sarai solo/a o pensi di sposarti?
- Hai o programmi di avere dei figli?
- Il tuo lavoro è legato al tuo territorio oppure potresti dover cambiare città?
E' chiaro che una persona molto giovane e che non ha famiglia potrebbe avere un maggiore vantaggio a vivere in affitto, con la prospettiva poi magari anche di viaggiare e cambiare città per fare carriera. Una persona più adulta e con famiglia invece sarà più difficilmente propensa a cambiamenti radicali e potrebbe quindi preferire l'opzione dell'acquisto.
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