È risaputo che, dopo le feste natalizie, iniziano i saldi che permettono a chiunque di rinnovare il proprio guardaroba, avendo un occhio di riguardo al risparmio.
È quindi proprio
grazie ai saldi invernali che ci è concesso di rivoluzionare i nostri outfit e conferire una ventata d’aria fresca al nostro look per i restanti mesi invernali.
E qui sorge un piccolo dilemma: che fine facciamo fare a quei vestiti che vogliamo più vedere nel nostro armadio? Ecco qualche pratico consiglio che vi aiuterà a capire quale sia la giusta soluzione per voi:
1) Smistare ciò che vogliamo tenere e cosa no
Innanzitutto è importante separare i vestiti a cui vogliamo dare un’altra possibilità dai vestiti che invece vogliamo dare via o gettare. È consigliabile quindi inserire i vestiti da scartare all’interno di sacchetti appositi, e riporre invece quelli in buone condizioni di nuovo nell’armadio oppure in contenitori ampi di modo che non prendano polvere o si rovinino in attesa del prossimo utilizzo.
2) Recuperare le parti da poter riutilizzare
Prima di smistare i vestiti che non desideriamo più tenere nel sacco per l’eliminazione, è bene recuperare tutti quegli oggetti che hanno impreziosito o reso pratico il nostro capo. Possiamo, ad esempio, recuperare cerniere, spillette, bottoni, toppe, fibbie, pizzi, perline, e così via per poi riciclarli per nuove decorazioni o per abbellire oggetti ed accessori.
3) Vendere tramite internet o presso negozi dell’usato/vintage
Se avete un animo da business woman, un’interessante opportunità viene dal “mondo del riciclo": provare a vendere online o presso negozi dell’usato o vintage i vestiti che non ci piacciono più.
Esistono vari siti web che si occupano di questo tipo di attività e chiunque può comprare o vendere i propri capi. Come funziona? Basta registrarsi, fotografare il vestito che si vuole vendere corredandolo di una breve descrizione, impostare un prezzo ed in pochi click il capo risulta in vendita online.
Una soluzione invece più “umana” è quella dai mercatini dell’usato, vere e proprie bancarelle che rivendono i vestiti usati ed in buone condizioni. In genere, hanno luogo in tutte le città e più volte l’anno, quindi informatevi tramite "passaparola" o i social network del comune o degli eventi locali per avere la possibilità di aderire all’iniziativa e partecipare come venditrici.
4) Partecipare ad eventi di scambio
L’ultima tendenza del momento è lo "Swap party" ovvero quello che nell’antichità veniva chiamato baratto. Organizzare uno swap party è semplicissimo: basta mettersi d’accordo con familiari e/o amici e creare un divertente e particolare evento, come può essere un aperitivo, dove ognuno porta con sé i capi d’abbigliamento che vorrebbe scambiare. I vestiti sono posti al centro del tavolo e per ciascun capo portato, se ne può prendere uno "nuovo" che ci interessa. È una sorta di scambio ad armi pari il cui risultato finale è un simpatico incontro tra amici che permette di "liberarci" dei vestiti che non vogliamo più e di rinnovare il nostro armadio.
E se avanzano dei vestiti perché nessuno li ha scelti? Niente paura, potrete adottare le soluzioni esplicate finora oppure continuare a leggere l’articolo per trovare altri spunti.
5) Regalare I vestiti ad amici e parenti
Senza organizzare uno swap party, è possibile regalare spontaneamente i propri vestiti a conoscenti, amici o parenti che hanno bisogno o a cui semplicemente piace molto un vestito che noi non indosseremo più. Questa “usanza” risulta essenziale quando si parla di vestitini per bambini. È risaputo che quando un bimbo è piccolo, soprattutto nei primi mesi/anni di vita, raggiunge uno sviluppo in continua ed incessante evoluzione che costringe i neo-genitori ad ingenti e frequenti spese per far fronte a questa crescita. Allora perché non contribuire anche noi? Se abbiamo dei figli a cui ormai non vanno più bene vestiti che sono in buone condizioni o sono stati poco sfruttati, possiamo donarli ai figli, nipoti o bambini di parenti ed amici che possono rifornire il proprio armadio e "svuotare" il nostro.
6) Offrire in dono alle parrocchie
Molto spesso la parrocchia non è vista solo come luogo di culto, ma è vissuta come una vera e propria ancora di salvezza dalle famiglie che vivono purtroppo in situazioni di disagio. Benché i problemi più gravi siano rappresentati da mancanze quali quella di cibo, acqua potabile, prodotti per l’igiene giornaliera e, in generale, di una mancanza di auto-sostentamento economico, anche i vestiti posso rappresentare un problema, specie nei mesi più freddi. Donando quelli che per noi non sono più necessari, ma che sono comunque sani e puliti, daremo alle persone che si rivolgono alle parrocchie l’opportunità di vestirsi prima di tutto per proteggersi dal freddo o dal sole e di ritrovare un po’ di benessere personale poi.
7) Donare alle associazioni umanitarie o animaliste e/o depositare nei cassonetti dedicati
Se si desidera dare aiuto in maniera "globale" e non circoscritto, esistono vere e proprie associazioni umanitarie che si occupano di smistare i vestiti nei paesi più bisognosi.
Attraverso grandi contenitori installati in numerose città , raccolgono ogni anno milioni di vestiti che selezionano ed inviano dove c’è necessità . Tutti i capi che si trovano nei cassonetti di raccolta vengono utilizzati e, se troppo rovinati, vengono riciclati per creare nuovi vestiti.
Esistono anche punti di raccolta presso canili e le associazioni che si occupano della salvaguardia degli animali. Con i vestiti usati possono infatti creare delle cucce per gli animali ed allestire dei ripari per l’inverno.
Ci sono moltissimi modi per "smaltire" i vecchi abiti e, specie se sono in buono stato, è un peccato buttarli. Possiamo regalarli o scambiarli, venderli online o negli appositi mercatini dell’usato oppure donare un sorriso alle persone meno fortunate di noi che la possibilità di scartare un vestito non ce l’hanno. Con un piccolissimo gesto, che a noi costa nulla, abbiamo la possibilità di far tornare il sorriso su viso di qualcuno che è meno fortunato ma che saprà sicuramente apprezzare il valore del nostro gesto, godendo del nuovo capo che indosserà .