Noi italiani lo sappiamo bene: non esiste un tipo di comfort food migliore
della pizza. Ma anche a proposito della pizza, nel Belpaese ci sono scuole ci
pensiero e tradizioni diverse: alcuni la preparano alta e morbida, altri
sottile e croccante, altri ancora sfogliata. Scopriamo insieme i tipi di pizza
più famosi.
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La pizza napoletana
Come vuole la tradizione, la pizza napoletana è fine e con il bordo spesso, chiamato 'cornicione', dalla consistenza morbida. L'origine questo piatto, che i pizzaioli napoletani fanno cuocere ad alte temperature (intorno ai 500 °C) per meno di un minuto, è molto antica, ma la pizza fatta come la conosciamo oggi risalirebbe al Settecento e sarebbe stata creata, ovviamente, a Napoli. Quali ingredienti scegliere per gustarla nel modo migliore? Nel blog di Deliveroo si trovano proposte tradizionali, dalla Napoli alla Capricciosa, passando per la Caprese, e opzioni innovative per i più fantasiosi e audaci.
La pizza a
portafoglio (o a libretto)
Più che un tipo di pizza vero e proprio, si tratta di un modo di mangiarla. La pizza a portafoglio (chiamata da alcuni anche pizza a libretto) è diffusa ovunque a Napoli, meno nelle altre regioni d'Italia. Concepita più come uno spuntino che come un pasto vero e proprio, viene servita generalmente nella carta per avvolgere il pane o nella carta oleata, piegata in quattro e mangiata a morsi come fosse un panino. Più piccola della pizza normale, è solitamente meno farcita (solo pomodoro e un po' di mozzarella per la ricetta originale), ha il cornicione meno spesso rispetto alla pizza napoletana ed è fatta per essere mangiata camminando.
La pizza romana
La pizza romana risalirebbe al secondo dopoguerra, e sarebbe quindi più giovane di circa 200 anni rispetto alla versione napoletana. A differenza di quest'ultima, la pizza romana è sottile ed è caratterizzata da un impasto e un bordo croccanti: per tali caratteristiche viene anche chiamata 'scrocchiarella'. Lasciata lievitare a lungo, tra le 24 e le 100 ore, viene cotta in seguito per circa due minuti, a temperature inferiori rispetto alla pizza napoletana. Da assaggiare durante una passeggiata per le vie del centro o a casa propria grazie al servizio di pizza delivery a Roma, la versione con pomodoro, mozzarella, pecorino, sale e pepe.
La pizza al
tegamino (o al padellino)
La pizza al tegamino,detta anche al padellino, viene fatta lievitare e cuocere in un contenitore di alluminio. Ad inventarla sarebbe stato un pizzaiolo torinese. Piuttosto alta e spessa, è incredibilmente soffice all'interno e croccante all'esterno. Una semplice Prosciutto e funghi o una tipicamente piemontese con formaggio Castelmagno e rucola sono una scelta ottima per chi non ha mai assaggiato una pizza al tegamino.
Pizzette, focacce e panzerotti
La ricerca della pizza perfetta può essere un'impresa ardua, soprattutto se lungo il percorso ci s'imbatte nelle circa cinquanta varianti regionali, che includono schiacciate, focacce, calzoni e panzerotti, gli uni più gustosi degli altri. Tra esse vanno menzionati almeno lo sfincione palermitano, una pizza spugnosa, simile a una focaccia, ricoperta di salsa al pomodoro e caciocavallo, e i panzerotti fritti pugliesi, ancora più antichi della pizza napoletana, ripieni di mozzarella e pomodoro.
This looks so delicious !
ReplyDeleteSara
www.thecrimeofashion.com
Adoro la pizza... La mangerei tutti i giorni!
ReplyDeletehttps://chicchedimamma.com/