Tra tutti i giochi di
carte indubbiamente il poker è
quello con più fascino. Non solo per la tipologia di gioco, per le regole, le
tecniche e tutti gli aspetti psicologici che ci stanno dietro ma anche per
quanto riguarda la moda e lo stile
dei giocatori.
La moda sui tavoli verdi
ha subito nei secoli diversi cambiamenti, ovviamente strettamente legati al periodo
storico e al ceto sociale di appartenenza, ma sorprendentemente è
caratterizzata anche da parecchi elementi di continuità . Da Oceans Eleven a Casino Royale i film ci insegnano che l’abbigliamento dei
frequentatori di Casinò è sempre molto curato e ricercato. Anche in Una notte da Leoni 1 lo stravagante
Alan non ha rinunciato all’eleganza per giocare la sua partita a carte. Ultimamente,
però, soprattutto con l’incremento dei tornei di poker anche nei tavoli da
gioco si stanno diffondendo tendenze modaiole
diverse e più da urban culture, come quella degli hipster barbuti.
Ma la barba non è un
elemento nuovo nella storia della moda nel poker. Grazie alle testimonianze
artistiche di diversi pittori dal 600 in poi è possibile notare negli anni
diversi tipi di stili con barba, molto particolari e sicuramente non molto diversi
dal look hipster. Si nota dunque lo
stile molto semplice e umile dei popolani, come nel quadro di Lite tra giocatori di carte (1650) di Jan
Steen, che si differenzia da quello sobrio e più elegante dei protagonisti de Le jeux de Bezique (1880) di Gustave Caillebotte.
La barba, trasandata per
i primi e più curata per i secondi, unitamente all’outfit, incide molto nel
fare emergere le differenze tra i due ceti sociali.
Ritornando agli outfit, seppur indossata con atteggiamento diverso, unico
denominatore di questi due quadri è la presenza della giacca. Lunga, sgualcita
e di un blue incerto, quella del popolano di Steen e nera, doppio petto e più
sagomata per i giocatori di Calleibotte. Ci sono ben oltre due secoli di
differenza e stili diversi senza dubbio, ma va anche ricordato che era
abitudine dei popolani giocare in strada mentre per i più ricchi solitamente si
organizzavano delle partite in casa dove, per l’occasione si indossavano abiti
migliori. A questo proposito si può notare una notevole differenza tra i
protagonisti di Calleibotte e quelli più sofisticati e curati di Showdown (1885) di Albert Beck Wenzell.
Anche in questo caso la giacca, dopo le carte, è la protagonista assoluta, ma
essendo parte di uno smoking, con tanto di papillon, permette di capire subito
che gli uomini ritratti appartengono all’alta borghesia. A sorpresa anche qui troviamo
barbe e baffi, ma ben curati e in pieno stile belle époque molto lontani dal
look barbuto odierno.
Più si va avanti negli anni più la giacca e un abbigliamento elegante in
generale sono una costante sempre presente e questo va spiegato con il fatto
che molti Casino hanno stabilito un dress code specifico da indossare all’interno
delle sale da gioco che vale per ogni ceto sociale. Ancora una volta un quadro,
in questo caso Stud Poker (1980) di
Leroy Neiman, testimonia quanto appena detto. I protagonisti ritratti si
trovano al tavolo di un Casinò di Las Vegas: gli uomini sono in giacca e
cravatta mentre le donne indossano abiti eleganti e gioielli.
Tornando ai giorni nostri, ancora oggi in molti Casinò è richiesto un dress code
molto specifico sia per
uomini che per donne. Questo accade soprattutto nelle sale da gioco storiche
come il Casino di Venezia, di Sanremo e quello di Montecarlo mentre ad esempio in
quelli più moderni di Las Vegas o di Malta l’abbigliamento è anche molto
variegato. Si trovano donne con abiti elegantissimi,
uomini in giacca e cravatta ma paradossalmente anche in infradito e felpe
sportive. In tutti i Casinò il look sportivo è
rigorosamente vietato la sera e per le serate di gala.
A proposito di look è molto interessante il trend modaiolo che si è sviluppato
di recente attorno ai tavoli di poker grazie ai giocatori professionisti.
Attraverso numerose testimonianze fotografiche che oggi la rete ci offre, si
può notare che c’è stato, infatti, un notevole incremento di felpe, cappellini
da baseball e in stile texano, occhiali da sole e cuffie alle orecchie.
Solitamente il giocatore di poker "coperto" è quello che cerca di
nascondere qualche parte del proprio corpo che possa rivelare delle
informazioni.
Ci sono giocatori che spesso
si vestono in modo elegante (anche se a seconda della situazione possono
indossare abiti più casual) e sopra questi abiti indossano appunto felpe,
cappelli e occhiali da sole.
Indossano cappelli perché
vogliono nascondere parte del volto, che grazie a questo indumento rimane in
penombra, in modo che sia più difficile per gli avversari scoprire le
espressioni. La felpa copre tutto il profilo del volto: se abbinata agli
occhiali da sole, diventa quasi impossibile scorgere i tratti del viso.
Gli occhiali da sole
hanno il proposito di evitare il contatto visivo, poiché gli occhi possono
divulgare parecchie informazioni agli avversari.
E’ più recente, invece la moda di vestire completamente casual, anche in base
al fatto che molti giocatori indossano una divisa offerta dagli sponsor e
spesso questa è composta da polo, felpa, e pantalone nero comodo.
Il look delle poker pro femminili è molto ben curato e molte di loro, eccetto casi
rari o determinate circostanze, sono sempre ben truccate e ben vestite. Molte
preferiscono un look più sobrio ma sempre elegante, altre preferiscono
indossare abiti scollati (magari per distrarre gli avversari uomini) o cappelli
e gioielli stravaganti, altre ancora si trovano a proprio agio con un
abbigliamento comodo, magari anche questa volta offerto dallo sponsor di turno.
Un'altra moda, molto curiosa
e particolare, in voga nell’ultimo periodo nel mondo del poker è quella di
indossare pigiama e pantofole. Ebbene si, con l’avvento delle numerose sale da poker online, i giocatori non devono più preoccuparsi
dell’abbigliamento e davanti al loro pc possono mettere qualsiasi abito senza
dover troppo badare alle apparenze.
Di solito, a parte
qualche cadenza di stile dettata dalla noia e dallo stress, il look dei
pokeristi è molto curato e persino la barba incolta ha un suo perché.
Ciò accade perché la vita di un poker pro non è solo fatta di carte, chips e
tavoli verdi, ma anche d’immagine e quello che deve emergere, oltre alla
bravura, è uno stile personale che lo deve contraddistinguere nella vita come
nel gioco. Che sia incravattato, sportivo o hipster, a dispetto del dress code
imposto e omologato, lo stile dei giocatori colpisce sempre e attira molti fans
e questo contribuisce notevolmente anche alla fama dei Casinò e, per questo
motivo, molti non rifiutano mai di ospitare grandi eventi e tornei.
Non conoscevo la storia di questo sport,grazie mille!
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Articolo molto interessante e particolare, sai per un periodo ho scritto di POKER, è stato molto divertente scoprire i tanti aspetti che ci sono in una partita, quello psicologico è fondamentale ... Bello il risvolto di stile ... POST TOP! Complimenti!
ReplyDeleteXoXo
Mary
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carino qst post..originale :)
ReplyDeleteReally interesting post...thx for sharing! xx
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